Forse non lo sapevate, ma la tossina botulinica (la cui preparazione farmacologica è più comunemente nota come botox) è una proteina neurotossica prodotta da un batterio, nello specifico il Clostridium botulinum. Non spaventatevi, ma si tratta di uno dei veleni più potenti esistenti in natura nonché della proteina più tossica tra quelle conosciute. I sintomi causati da questa tossina sono: debolezza muscolare, paralisi flaccida, visione doppia, difficoltà di movimento, scoordinazione dei muscoli della faringe e di quelli volontari e, nei casi fatali, paralisi dei muscoli respiratori. Pensate che poche centinaia di grammi di questa tossina possono uccidere un essere umano.
Sembra quindi incredibile che un veleno così potente possa trovare applicazioni utili in medicina. Eppure la tossina botulinica trova numerose applicazioni e non solo nel campo della medicina estetica. Il suo riscatto è iniziato già negli anni ’80, duranti i quali veniva utilizzata per curare lo strabismo congenito. Solo dal 2002 è utilizzata per il trattamento delle rughe di espressione. La tossina botulinica infatti agisce inibendo la produzione del neurotrasmettitore acetilcolina, bloccandone il rilascio nei muscoli così da fare in modo che non si manifestino più non solo le rughe, ma anche i tic facciali o gli spasmi. Già dal 1991 infatti la tossina era usata proprio per il trattamento della spasticità e dal 2000 per il trattamento della distonia cervicale. Da potente veleno responsabile di intossicazioni dall’esito anche mortale quindi la tossina botulinica di strada ne ha fatta. Negli ultimi 20 anni si è messa al servizio della medicina e ora è impiegata con un buon successo in vari tipi di disturbi. Grazie a studi sempre più approfonditi la sua applicazione si è estesa a una gamma davvero ampia di disturbi neurologici: mal di schiena, contrazioni muscolari deformanti e tremori. Al momento sono inoltre in corso di valutazione altre possibili applicazioni mediche: dall’emicrania, all’asma, all’obesità.
Il potenziale della tossina è stato adattato alla ricerca medica e farmacologica volgendo la sua azione sui muscoli verso finalità curative e migliorative. È stata dunque sfruttata la capacità della tossina di rilasciare i muscoli per curare i disturbi caratterizzati da una contrazione forzata. E comunque non c’è da preoccuparsi. La dose letale per un essere umano è tra le 3000 e le 30000 unità mentre quelle utilizzate in medicina non superano mai le 200 unità. Le tossine utilizzate inoltre sono sempre più purificate in modo da evitare lo sviluppo di anticorpi che ne vanificherebbero gli effetti.
Vediamo ora come funziona il trattamento in medicina estetica tramite la tossina botulinica. Il botox, inoculato a livello della muscolatura mimica, blocca, a livello della placca neuromuscolare, il rilascio di un neurotrasmettitore responsabile della contrazione muscolare chiamato acetilcolina. Il muscolo trattato quindi non sarà più in grado di contrarsi e rimarrà rilassato così che la pelle soprastante progressivamente si spianerà e con essa anche le rughe. Una volta iniettata la tossina botulinica nei muscoli interessati i risultati si vedono già nel giro di 3-4 giorni e durano alcuni mesi, quanti dipende da paziente a paziente. Il trattamento è comunque completamente reversibile, quindi è necessario ripeterlo a distanza di tempo se si vogliono mantenere i risultati.