Cellulite Firenze

Trattamento di riduzione della cellulite Firenze

Che cos'è

È un inestetismo cutaneo dovuto ad una vera e propria panniculopatia del tessuto sottocutaneo, in genere dovuto a una stasi venosa e linfatica degli arti inferiori che può ripercuotersi sul microcircolo alterando i meccanismi di regolazione propri delle cellule endoteliali più periferiche, tutto ciò innesca un alterazione della permeabilità capillare, alterando la biochimica della zona interessata. 
I delicati equilibri che regolano lo scambio intra-extravasale e intra-extracellulare poco alla volta sono alterati fino a portare ad una evoluzione degenerativa del tessuto interessato o pannicolopatia meglio nota a tutti con il termine di cellulite.

La cellulite

Il termine cellulite è stato impropriamente coniato dai francesi Alquier e Pavot nel 1922. In occasione del VI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica, nel 1982, ha chiarito gran parte degli aspetti di questa entità clinica, nella quale bisogna distinguere l’adiposità distrettuale (AD) dalla pannicolopatia edematofibrosclerotica (PEFS). Entro certi limiti, l’adiposità distrettuale deve essere considerata un carattere sessuale secondario femminile e quindi non richiede nessun tipo di intervento. Si deve intervenire solo se l’adiposità (AD) si presenta in eccesso come conseguenza di uno stato di alterazione per iperplasia e/o ipertrofia del tessuto, in questi casi l’eccesso di tessuto adiposo si deposita prevalentemente nei distretti dei fianchi, delle cosce, nelle regioni glutea e nell’interno delle ginocchia, il “cuscinetto” trocanterico e la “culotte de cheval” rappresentano gli aspetti inestetici piu frequenti in queste pazienti. In alcuni casi si possono avere dei depositi anche sul profilo del dorso, sulle regioni cervicali (“gobba del bisonte”) e posteriore del braccio.

Al contrario la PEFS, è un affezione vera e propria che sfocia in un processo degenerativo del pannicolo adiposo sottocutaneo, prende origine da una microangiopatia distrettuale degli arti inferiori con formazione di edema e successiva evoluzione flbrosclerotica, in genere si manifesta in soggetti predisposti, giovani donne spesso con familiarità positiva per insufficienza venosa e linfatica cronica. 
In molti casi si instaura un processo cronico che può evolvere verso una flebolinfopatia più o meno grave e che, pertanto, necessita di trattamenti e controlli periodici volti a controllarne il graduale peggioramento. Risulta pertanto fondamentale per la scelta del giusto intervento correttivo un‘accurata diagnosi.

Per questa ragione i medici del Matteotti Medical Group® in accordo con La Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) e la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli (FIF) di Roma, propongono un approccio diagnostico multidisciplinare, in cui oltre alla visita medico-estetica, che prevede, tra l’altro un’indagine anamnestica e un esame obiettivo tradizionali e mirati alla domanda, effettuano una serie di valutazioni morfologiche e funzionali ad indirizzo estetico: tra queste, in particolare, la valutazione nutrizionale, flebologica degli arti inferiori e quella ecografica dell’ipoderma, quest’ultima per dirimere il dubbio diagnostico tra struttura ossea ginoide (SOG) per una impostazione ossea ereditata, AD e PEFS e tutti gli stadi evolutivi.

Da cosa è favorita la cellulite?

Le condizioni che favoriscono l’insorgenza e l’aggravamento della cellulite sono:

  • alterazioni posturali
  • alcune endocrinopatie
  • l’incremento ponderale
  • la gravidanza, la terapia estroprogestinica
  • alimentazione squilibrata con eccessiva assunzione di cloruro di sodio
  • l’abuso di alcol
  • fumo
  • la sedentarietà
  • l’abbigliamento

Esiste una "falsa cellulite"?

Si. È legata allo “scivolamento“, a causa della forza di gravità, di alcune regioni corporee come: quella glutea, anteromediale della coscia o della zona mediale delle braccia.

Questo tipo d’inestetismo, in genere può iniziare a comparire dopo i 40 anni di età, è legato anche a dimagrimenti rapidi ed eccessivi, ad ipotonia muscolare per sedentarietà o ad alterazioni posturali ma anche inseguito a trattamenti medici o fisioterapici scorretti.

In questo specifico caso sono indicati come correzione un eventuale aumento di peso e la costruzione muscolare attiva, per questo motivo consigliamo sempre alle nostre pazienti un piano terapeutico di elettrostimolazione e ginnastica posturale individualizzato.

Le nostre preziose collaborazioni

La nostra nutrizionista, Dott.ssa Paola Baggiani, provvederà a ristabilire una corretta igiene alimentare dove sia necessario o semplicemente a correggere quei disordini alimentari dove siano presenti ristabilendo un corretto equilibrio nutrizionale e calorico. 

Ma anche il nostro
personal trainer o il nostro fisioterapista di fiducia potranno esserci di aiuto!

I nostri trattamenti

Solo dopo aver accertato la diagnosi, si possono fare le le giuste prescrizioni correttive. Di seguito elenchiamo le metodologie di trattamento ufficializzate dalla SIME a cui tutti i professionisti del Matteotti Medical Group® si attengono per garantire il massimo di sicurezza per le nostre pazienti.

  • Per tutte le pazienti che presentano Sindrome Ossea Ginoide è prevista, per quanto consentito, una riarmonizzazione della figura con costruzione muscolare attiva o per elettrostimolazione.
  • Adiposità localizzata: Per l’AD, sono indicati trattamenti lipolitici, con somministrazione di farmaci idonei mediante mesoterapia e lipoclasici, con idrolipoclasia ultrasonica e lipoaspirazione, quest’ultima come intervento d’elezione.
  • La PEFS richiede innanzitutto il controllo da parte del medico dei fattori predisponenti ed aggravanti l’insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori del paziente; quindi, trattamenti con farmaci vasoattivi e antiedemigeni per mesoterapia, trattamenti endermologie-LPG® e pratiche massoterapiche e fisiochinesiterapiche come drenaggio linfatico manuale o meccanico, elettrostimolazione, attività fisica e presidi termali. Ricordiamo infine, per completezza anche le metodologie utilizzate che presentano un razionale interessante e risultati clinici incoraggianti ma non ancora largamente sperimentate in ambienti scientifici ufficiali, universitari e ospedalieri, e per tanto non da tutta la comunità scientifica accettati come la elettrolipolisi, l’ossigeno-ozonoterapia, e la carbossiterapia.

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