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Giovani per sempre: mito o realtà?

“Forever young, I want to be forever young. Do you really want to live forever, forever forever…” cantavano gli Alphaville nel 1984, e proseguivano “ Youth is like diamonds in the sun… And diamonds are forever”. Un concetto che non potrebbe essere più attuale oggi, dato che si fa di tutto per eliminare il più possibile i segni tangibili dell’inesorabile avanzare del tempo.

Ma, quello dell’eterna giovinezza, è davvero un mito che si può attribuire solo alla nostra epoca e dunque associare a tutto quello che sentiamo ripeterci ogni giorno: la crisi dei valori, il consumismo ecc ecc? La risposta è un altisonante no.

La paura di crescere e di invecchiare è propria della natura dell’uomo. Basta pensare all’indimenticabile Peter Pan, il bambino che non voleva crescere. O a Dorian Grey, il giovane personaggio di Oscar Wilde, che arriva a fare della sua bellezza un’ossessione insana. E, sempre pensando a chi rimane giovane per sempre, come non menzionare la moda letterario-cinematografica del momento: i vampiri. Dal romanzo Dracula di Bram Stoker del 1897, all’Intervista col Vampiro di Anne Rice del 1976, alla saga Twilight di Stephanie Meyer del 2005 (ognuno con la rispettiva versione cinematografica) il fascino quasi morboso esercitato dalla figura del vampiro non è cambiato. Come non ne sono cambiate le caratteristiche e i tratti essenziali: sono bellissimi, giovani, pallidi ed emaciati, si nutrono di sangue e vivono per sempre, o quasi, a meno che qualcuno non gli pianti un palo di legno nel cuore o lo bruci.

Il mito dell’eterna giovinezza lo ritroviamo oggi sui corpi e nei volti di star del cinema, cantanti e personaggi dello spettacolo. Gente che, per lavoro, deve sempre apparire al massimo e restare sempre in forma. Come non pensare alle bellissime Demi Moore e Sharon Stone, due cinquantenni da paura, forse più belle e affascinanti oggi che a 20 anni.

La chirurgia e la medicina estetica possono fare davvero molto per aiutarci a mantenere un aspetto giovane. Con la blefaroplastica ad esempio è possibile migliorare l’aspetto degli occhi rimuovendo la cute in eccesso sulle palpebre, per asportare le borse adipose sopra e sotto gli occhi, attenuare le rughe e correggere uno sguardo appesantito e stanco.

Con il lipofilling si riutilizza il proprio grasso per reiniettarlo dove serve nel volto e in particolar modo su guance, zigomi, lungo il profilo mandibolare, ma anche su labbra e mento. Il lipofilling viene utilizzato anche nelle mani, che spesso sono le prime a cedere al passare degli anni, laddove la cute inizia a diventare sottile e le vene risultano più evidenti.

 

C’è poi il classico lifting, un intervento di chirurgia estetica sempre più richiesto sia da uomini che da donne, che permette di stendere le rughe e ridonare tono ed elasticità al volto cancellando così il segno degli anni.

Senza bisogno di interventi chirurgici anche la medicina estetica può fare molto per aiutarci a mantenere un aspetto giovane grazie a sostanze come l’acido ialuronico che può cancellare qualche ruga  o delle piccole imperfezioni, ridonare alla pelle la sua idratazione e tonicità, oppure rimodellare dei volumi del volto. O la tossina botulinica, uno degli ultimi ritrovati della medicina estetica che agisce migliorando l’aspetto del volto, attenuando le rughe d’espressione determinate dalla contrazione dei muscoli, sollevando la coda del sopracciglio, la punta del naso, gli angoli della bocca o distendendo le rughe sopra il labbro superiore.

La chirurgia e la medicina estetica dunque possono rappresentare un grande aiuto per chi non vuole cedere al trascorrere del tempo, ma quello che viene da domandarsi è: fino a dove è giusto spingersi per andare dietro a questo mito del “forever young”? Perché a volte capita anche che donne bellissime (o uomini) stravolgano completamente il loro volto e il loro corpo credendo così di sconfiggere i segni del tempo?

La chirurgia plastica è uno strumento straordinario per correggere imperfezioni, ritoccare, sollevare, modellare il nostro corpo, ma è anche vero che tutto ha un limite e che un bravo medico e professionista deve anche sapere indicare al suo paziente quando è arrivato il momento di fermarsi, dato che la gioventù permanente – almeno quella del corpo – purtroppo (o per fortuna?) non esiste.

 

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