Già nell’antica Roma le donne usavano schiarirsi i capelli castani con un sapone prodotto a base di una miscela di sego e cenere, chiamato sapo, e utilizzavano cenere di betulla, tuorli d’uovo e fiori di camomilla come riflessante. La moda di tingersi i capelli è dunque davvero antica e oggi è sempre più in voga. Le romane volevano i capelli biondi come quelli delle nordiche. Oggi si può voler semplicemente coprire i capelli bianchi oppure cambiare del tutto aspetto con una tinta diversa. Bisogna dire inoltre che oggi tingersi i capelli non è più una prerogativa femminile. Sono molti anche gli uomini che, chi per moda, chi per voglia di sembrare più giovane, ricorrono alle tinture per capelli.
Fin qui niente di male. Il fatto è che la tintura dei capelli è un’operazione che non va sottovalutata. Bisogna scegliere i prodotti giusti e soprattutto affidarsi alle mani di professionisti. Innanzitutto chiariamo il principio della colorazione del capello: le molecole della sostanza colorante attraversano la cuticola, lo strato più esterno del capello, e vengono ossidate in modo da poter trasmettere il colore alla cheratina. Questi meccanismi di ossidazione sono però talmente complessi che richiedono l’impiego di composti come fenilendiamine, aminofenoli, diidrossibenzeni, polifenoli, tutte sostanze altamente allergizzanti, se non tossiche.
Quindi sono sicuramente da evitare le tinture, o da preferire comunque quelle naturali, durante la gravidanza e l’allattamento perché le sostanze tossiche possono essere traferite al feto e al bambino tramite il latte. Ma sono anche da evitare in casi di eczema, psoriasi o dermatiti al cuoio capelluto, o in presenza di qualche reazione allergica. Le tinture per capelli sono infatti spesso veicolo di intolleranze anche per quelle persone che non hanno mai sofferto di allergia. Per questo è importante fare sempre prima una prova su una piccola zona.
Il fai da te è spesso rischioso fondamentalmente perché non è sempre facile scegliere il prodotto giusto e soprattutto saperlo utilizzare nella maniera più appropriata. Ad esempio per una colorazione a lunga durata l’ammoniaca è fondamentale perché permette la penetrazione dei pigmenti di colore attraverso la cuticola. Si tratta di un trattamento un po’ traumatico per il capello che agisce aprendo le squame delle cuticole. Se il procedimento è eseguito in maniera corretta e se risciacquato bene dopo il tempo necessario non apporta danni al cuoio capelluto. Altrimenti, l’uso inappropriato o troppo frequente di tinture per i capelli può essere responsabile di danni al cuoio capelluto e alla struttura del capello. Il primo elemento ad essere colpito è la cuticola che aiuta a proteggere la struttura più morbida, la corteccia interna della fibra del capello da eventuali danni. Se le sostanze chimiche vengono applicate troppo a lungo o in concentrazioni troppo elevate, la cuticola può essere irreversibilmente danneggiata e addirittura strappata via. Il capello diventa così più fragile, crespo, opaco, elettrico, difficile da pettinare e possono comparire le doppie punte.
L’argomento tinture per capelli è stato oggetto di discussione circa l’effetto che questi prodotti possono avere sulla salute del paziente. La Commissione Europea ha imposto alle case produttrici informazioni precise e dettagliate sulla composizione e la natura dei prodotti vietando l’uso di 22 sostanze considerate pericolose.
Comunque in caso di insorgenza di disturbi e problemi del cuoio capelluto è sempre di fondamentale importanza effettuare una visita tricologica eseguita da medici specializzati in questo settore che sapranno individuare le cause del problema.
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