Si avvicina la bella stagione e con essa la voglia di stare all’aria aperta e godere dei benefici del sole. L’abbronzatura ci dona subito un aspetto più sano e attraente, copre difetti, asciuga la pelle e dà luce a tutto il corpo. Allo stesso tempo poi i raggi solari rappresentano una vera e propria sferzata di energia allo stato puro, migliorano il benessere e aumentano il buonumore.
I raggi solari inoltre stimolano la sintesi della vitamina D, molto importante per lo sviluppo e il rafforzamento dell’apparato scheletrico e portano benefici anche per chi soffre di dolori reumatici. Inoltre il sole migliora lo stato della pelle perché asciuga anche brufoli con aspetti positivi sull’acne.
Fin qui sono tutti aspetti positivi. Ma al sole bisogna stare molto attenti, questo ormai è risaputo, perché comporta seri rischi per la salute e, a lungo andare, rovina la pelle.
Arrossamenti della pelle e fastidiosi eritemi, orticaria e scottature sono gli effetti negativi a breve termine, comunque reversibili in poco tempo e facilmente risolvibili, ma decisamente fastidiosi. Ma ciò che più preoccupa sono gli effetti nel lungo periodo, indubbiamente spiacevoli e non sempre reversibili. Gli effetti tardivi di un’eccessiva e prolungata esposizione al sole, estate dopo estate, sono infatti ben più gravi e più difficili da eliminare: macchie scure, cheratosi (ispessimento della cute), invecchiamento precoce, degradazione del DNA e dei fosfolipidi che possono degenerare anche in forme maligne. Per non parlare poi dei tumori cutanei che possono infatti essere il risultato di eccessive e prolungate esposizioni al sole.
Il fotoinvecchiamento cutaneo è una delle conseguenze più immediatamente visibili di un’esposizione esagerata al sole e che si va poi a sommare alle inevitabili modificazioni fisiologiche dovute all’età.
Bisogna quindi rinunciare al bel colorito dorato dell’estate? Non necessariamente. Abbronzarsi sì, ma con senso di responsabilità, questa è la scelta migliore. Evitare quindi le ore più calde e utilizzare sempre una buona crema solare adatta al proprio fototipo, meglio se resistente all’acqua. E se per la prevenzione fosse ormai troppo tardi acido ialuronico, filler e biostimolazione sono tecniche semplici e non particolarmente invasive di medicina estetica che possono aiutare a risolvere il problema.
http://www.youtube.com/watch?v=pTrah03Om9Y