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Guerra ai peli superflui: ecco alcune dritte

Quasi tutta la superficie del nostro corpo è coperta di peli, ad eccezione dei palmi delle mani e delle palpebre. Per fortuna la maggior parte di questi è chiara e sottile e quindi non molto visibile, ma purtroppo in molte parti del corpo i peli ci sono e si vedono!

Da tempo immemorabile i peli superflui sono un problema che affligge soprattutto le donne. La storia delle depilazione risale all’epoca egizia. Nella società egiziana le donne, in particolar modo quelle di rango elevato, erano solite epilarsi tutto il corpo, pube compreso, con un composto a base di resina. Già in quei tempi infatti un corpo di donna era femminile e bello solo se completamente liscio. In Grecia una donna con i peli era oggetto di scherno e comunque accettabile solo nei ceti più bassi. Stessa cosa tra i Romani, dove per l’epilazione le donne utilizzavano pinzette, mentre Plinio il Vecchio suggerisce un preparato a base di “bacche di sambuco, olio di lentisco e feccia d’aceto bruciata”. Gli schiavi provenienti dall’Oriente avevano portato a Roma le loro pratiche depilatorie. Infatti la depilazione in Oriente all’epoca era prescritta dalla legge. Per questa si utilizzava un composto di calce e trisolfuro di arsenico. In Giappone si utilizzava addirittura il pellame dei pescecani essiccato, strofinato sui peli: pare li facesse cadere immediatamente. Nel XVI secolo Caterina de’ Medici vietò la depilazione alle donne in stato di gravidanza e la pratica ebbe così una breve fase di declino. Ma nel secolo scorso, con l’evoluzione della moda e l’introduzione della minigonna, l’esigenza di mostrare le gambe scoperte, pur quando rivestite dalle calze, ha trasformato la depilazione in un imperativo.

Anche oggi la depilazione non è vissuta ovunque allo stesso modo. Come dire: in fatto di peli paese che vai usanza che trovi. Ci sono paesi, come quelli del nord Europa, in cui depilarsi non sembra poi così importante. Nei paesi del Mediterraneo la depilazione è ritenuta essenziale, un sinonimo di ordine, pulizia e bellezza. In Sud America invece le donne non si depilano affatto e anche i peli sul viso sono più accettati. Basti pensare agli autoritratti di Frida Kahlo nei quali lei stessa mette in evidenza baffetti e sopracciglia cespugliose.

Naturalmente la consistenza, la quantità e il colore dei peli superflui variano a seconda della carnagione, sono ad esempio molto più evidenti nelle carnagioni scure della razza Mediterranea piuttosto che in quelle dei paesi del Nord Europa. Nelle donne, fanno la loro comparsa in età puberale, mentre la peluria del viso si rende più evidente negli anni della menopausa a causa del calo del rapporto tra estrogeni e androgeni.  Negli uomini sono proprio questi ultimi a determinare la maggiore villosità. Sulla depilazione maschile il dibattito è tutto aperto: c’è chi tiene molto ai propri peli e sostiene che sottolineino la virilità di un uomo, c’è chi invece si preferisce (o preferisce il partner) liscio e levigato. A ciascuno il suo.

I metodi di depilazione ed epilazione oggi sono innumerevoli, l’unica difficoltà è di riuscire a orientarsi tra i prodotti e sistemi utilizzabili. Altrettanto diversi sono anche i modi di depilarsi, dalla ceretta completa alla brasilian wax. Quest’ultima in Italia ha preso piede solo di recente, probabilmente sulla scia dell’effetto “farfallina” di Belen, mentre in America l’epilazione inguinale è diventata un must già da alcuni anni.

Ma vediamo come è possibile sbarazzarsi dei peli superflui. Innanzitutto bisogna distinguere tra depilazione ed epilazione. La prima è il semplice allontanamento del fusto pilifero (la parte che emerge dalla cute) mentre la seconda comporta proprio un’asportazione della radice del pelo, compreso il bulbo. In entrambi i casi le tecniche a disposizione sono innumerevoli, si va dal classico rasoio, o creme e spray depilatorie a cerette ed epilatori elettronici, o elipazione laser. Un’ulteriore distinzione può poi essere fatta tra la l’epilazione temporanea, economica ma poco pratica, e quella definitiva più dispendiosa ma sicuramente molto più comoda.

Per l’epilazione permanente, dunque l’eliminazione definitiva dei peli superflui, si hanno ottimi risultati con la depilazione laser, in particolare con il laser all’alessandrite, che ha una grande affinità per il colore nero. Il raggio laser all’alessandrite viene infatti attirato dal nero del pelo e si concentra su di esso risparmiando la cute. Il fusto del pelo funge quindi da bersaglio per portare in profondità l’energia del laser che andrà a distruggere il bulbo. Ci sono poi altri laser, come il Diodo, il Neodimio Yag che hanno invece affinità per colori più chiari e vengono quindi impiegati per l’epilazione dei soggetti con colori chiari. I risultati ottenuti con i laser medicali sono valutati tra il medio e l’eccellente. Ricordiamo comunque che questa tecnica deve essere effettuata da personale medico esperto in centri per la depilazione permanente dopo un attenta valutazione clinica.

Molto in voga ora è anche il metodo delle lampade flash a luce pulsata, una tecnologia che utilizza l’emissione di energia luminosa, permettendo di trattare la zona interessata senza danneggiare i tessuti circostanti. Con queste si ottengano risultati comparabili a quelli del laser. Fermo restando, anche in questo caso, che devono essere effettuati da personale medico esperto.

http://www.youtube.com/watch?v=szYPVYkyGjg&list=PL88BBFBD01F6F4FAE&index=15&feature=plpp_video

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