L’obiettivo di oggi è una pelle compatta e luminosa, senza l’utilizzo di filler, per un effetto naturale e duraturo.
Per raggiungere lo scopo è necessario un potente biostimolatore di collagene: l’Acido Polilattico. Questa soluzione non riempie semplicemente le rughe o le linee sottili come i filler, ma stimola la produzione di collagene autologo.
Cosa significa? Che richiama e attiva i fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di collagene, elastina e matrice extra cellulare, che sono i componenti essenziali per una pelle giovane e sana!
L’Acido Polilattico stimola le cellule per una pelle giovane, luminosa e compatta.
Grazie alla sua capacità di stimolare autonomamente la produzione di collagene, l’Acido Polilattico offre risultati duraturi e naturali senza l’utilizzo di filler tradizionali.
Con una procedura semplice, indolore e senza tempi di recupero significativi, sempre più persone scelgono l’Acido Polilattico per migliorare la qualità cutanea in termini di lassità, compattezza e luminosità.
Il trattamento
- È rapido e indolore: richiede circa 30 minuti ed è eseguito utilizzando una piccola cannula per infiltrazioni locali.
- Non richiede tempi di recupero significativi: i pazienti possono tornare immediatamente alle loro attività quotidiane senza interruzioni.
Il processo di stimolazione delle proprie cellule garantisce un miglioramento duraturo nel tempo e un aspetto naturale senza alterare le fattezze del viso.
La produzione di collagene autologo può persistere per circa 24 mesi e lo stesso collagene ha una durata di circa 2 anni.
Quindi, i risultati continueranno a migliorare nel tempo, fornendo un aspetto giovane e radioso a lungo termine!
Con quale frequenza si raccomanda il trattamento di Acido Polilattico?
Rispondono gli esperti di Matteotti Medical Group, Centro Medico chirurgico specializzato:
“Per risultati ottimali e una stimolazione graduale della produzione di collagene autologo del tempo, si raccomanda un protocollo di trattamento composto da 2 o 3 sedute, a distanza di almeno 30 o 40 giorni l’una dall’altra.”